Mag, 2023

Boscaccio uno scenario sempre più intricato.
Ieri le cronache locali riportavano la preoccupazione per presunti ritardi nell’approvazione del progetto di ampliamento della discarica per non meglio precisate lentezze burocratiche… “non politiche” precisa l’articolista che poi riporta solo il parere di Monica Giuliano.
Oggi nell’articolo di MarcoPreve su Repubblica troviamo in fila tutta una serie di possibili spiegazioni e approfondimenti che riescono a dare una interessante ed inquietante lettura d’insieme.
Vale la pena leggerlo… anche per il Sindaco di Vado.
L’ampliamento sarà a breve un dato di fatto. Non finga timori Ecosavona: Toti è perfettamente d’accordo col PD di Arboscello. Completa il trio il nostro Sindaco che, rappresentante di entrambi gli schieramenti, si è ben guardata dal porre vincoli all’operazione.
Quindi nessuno si illuda che l’ampliamento non passi; tutt’al più sarà accolta qualche osservazione delle associazioni ambientaliste.
L’ampliamento toglie le castagne dal fuoco a gran parte degli amministratori liguri e garantisce lauti guadagni ad Ecosavona. Peggiora il quadro la delega a tecnici “super partes” della nascente Agenzia regionale rifiuti che – come già detto – allontana dal controllo dei cittadini le scelte più critiche
Vado – come troppo spesso accade ed è accaduto – pagherà il prezzo: un rio sarà spostato, una vallata sarà riempita di rifiuti con conseguenze note, la storia si ripete peggiorando e la nostra città è sempre più lo “sgabuzzino” dell’intera regione.
Qui trovate i dettagli del progetto originario presentato dai progettisti
[serata informativa del 4 set 2020 organizzata da Vivere Vado sull’ampliamento]
NB: In quello ora in approvazione sono ricompresi i due lotti che in prima istanza erano stati separati.
Nell’articolo => IVG-07feb22-piano-portuale-il-sindaco-giuliano
il Sindaco riconosce lo stallo sulle opere del masterplan (nuova darsena, area urbana e cantieristica).
Parla invece di accelerata sul fronte viario e sulla messa in sicurezza del torrente Segno.
Il nostro commento
È certamente un passo avanti verso la messa in sicurezza del torrente, ma Memoria e Futuro, Gruppo consiliare cui Vivere Vado appartiene, ha votato contro perché il nuovo percorso delle tubazioni non si collegherà direttamente alla piattaforma ma al vecchio pontile Petrolig, che avrebbe dovuto essere abbattuto nel quadro del “riordino” della rada. Questo era negli accordi firmati nel 2008 dal Sindaco Giacobbe e disatteso nel 2018 dal Sindaco Giuliano, che ha accettato la demolizione “parziale” del pontile.
Inoltre il percorso scelto comporta l’attraversamento del piazzale San Lorenzo, di proprietà comunale, costituendo così un’importante servitù che può comprometterne un futuro utilizzo. L’Amministrazione ha riconosciuto tale servitù ma si è limitata a “raccomandare” di valutare un percorso alternativo in fase di progettazione esecutiva.
Siamo convinti che la raccomandazione sia uno strumento del tutto insufficiente, e che non ci sarà nessuna modifica del percorso stante il fatto che, finora, è stata sempre l’Amministrazione ad adattarsi ai voleri altrui.
Quindi questa delibera da un lato va nella direzione di salvaguardare la sicurezza dei cittadini, dall’altro compensa con una nuova servitù e l’ennesima marcia indietro sulle garanzie di sostenibilità del progetto piattaforma.
Per il Sindaco si tratta di un dettaglio rispetto alla messa in sicurezza del Segno, obiettivo che mai nessuno sino ad oggi era riuscito a raggiungere.
Vivere Vado non riconosce alcun miracolo, solo un rincorrere i problemi mettendo delle pezze che dovrebbero smantellare l’eventuale residua credibilità di questa Amministrazione.
Solito indigeribile travisamento della realtà.
Il sottopasso pedonale e la bretella sono l’ennesima pezza per arginare le conseguenze negative della piattaforma.
NON È UN MIGLIORAMENTO come dà da intendere il Vice-Sindaco di Vado Ligure ma una RIDUZIONE DEL DANNO.