LA NUOVA DIGA DEL PORTO DI GENOVA: ALTRA GRANDE OPERA FINE A SE STESSA

LA LETTERA APERTA DEL PROF. SILVA

L’ARTICOLO SU SHIPPING-ITALIA

Anche a Genova gli alfieri del “fare ad ogni costo” amano solo i tecnici che danno loro ragione.

Un plauso al prof Silva che argomenta il suo dissenso mettendoci la faccia e ci aiuta a svelare l’ennesimo progetto basato solo sulla convenienza di chi costruisce le “grandi opere” senza alcun riguardo per l’utilità e la tutela degli abitanti che con tali opere devono convivere. Anche a Vado molti bravi tecnici si sono spesi nell’ultimo ventennio per arginare la furia costruttrice dell’Autorità Portuale e dei politici complici … auguri a Silva e soprattutto ai genovesi di maggior fortuna di quanta ne abbiamo avuta a Vado. Non si tratta di volere una ipotetica “decrescita felice” (sì quella che fa schifo al Sindaco di Vado) ma di non accettare supinamente un modello di sviluppo basato sull’assioma “costruire di più e a maggior costo è giusto e bello”

L’ASINO CHE VOLA

SI AMPLIA LA DISCARICA DI BOSSARINO
IN ATTESA DI NUOVI AMPLIAMENTI LA GIULIANO SI AVVENTURA IN ARDITE NARRAZIONI
Oltre che il ciclo rifiuti si rafforza la narrazione surreale di Monica Giuliano sempre più impegnata a creare una realtà virtuale in cui ogni scelta sua o da lei avallata migliora Vado e nessuna nube oscura il sole risplendente sulla nostra città.
Questa volta è arrivata a vette sublimi: una discarica ampliata “completa la sistemazione ambientale dell’intero versante (…) nel pieno rispetto dell’area e della sua sicurezza territoriale, un’opera (…) che non ha avuto e non avrà alcun impatto sulla comunità vadese“ – Manca solo l’asino che vola …

LA NON GESTIONE DEI RIFIUTI della Giunta Vadese

Ai tanti che si sono impegnati nella raccolta differenziata

Ai pochi che hanno ottenuto i cassonetti stradali in sostituzione del porta a porta

Ai residenti in via 1° maggio, ora diventata: via Rumentaio

 

Da oltre 5 anni l’Amministrazione comunale, con l’appoggio delle minoranze, ha avviato sul territorio comunale il porta a porta: l’unico sistema unanimemente riconosciuto come capace di far raggiungere e mantenere la quota di raccolta differenziata fissata dalla legge.

Dopo l’ottimo risultato del primo anno, la situazione è andata via via peggiorando ben oltre l’iniziale previsto calo fisiologico: il fatto è che l’Amministrazione non ha messo in atto alcun intervento per mantenere la percentuale: nessun rinforzo informativo e di sensibilizzazione, nessun intervento atto ad arginare l’infrazione delle regole: rispetto dei giorni e dell’orario di conferimento, uso dei sacchetti dati in dotazione, …

Prova ne sia che, non avendo più raggiunto i risultati previsti dalla legge, il Comune deve versare una quota a favore della Regione (€ 5/t di rifiuto urbano indifferenziato residuo eccedente la percentuale del 35% in peso rispetto al totale del rifiuto prodotto).

Per il 2021 la somma è stata pari a € 539,86.

Poiché l’Amministrazione non gestisce i problemi sono legittime le lamentele e la richiesta di cassonetti stradali, la strada meno faticosa per gli utenti, ma anche più facile per azzerare l’importante investimento nel porta a porta; aggiungendo così allo spreco la spesa per i nuovi cassonetti.

L’assenza di una politica chiara sulla gestione rifiuti non consente di risolvere i problemi né di aprire una riflessione franca con i cittadini, in primo luogo quelli scontenti.

Nel vuoto di idee e di impegno, l’Amministrazione preferisce accontentare un gruppo di cittadini che comprensibilmente alzano la voce aprendo la strada ad un prossimo fallimento del sistema porta a porta, in barba a chi si era impegnato in tal senso con fatica, costanza e senso civico.

ALTRE NOTIZIE SULLA DISCARICA DEL BOSCACCIO

Boscaccio uno scenario sempre più intricato.

Ieri le cronache locali riportavano la preoccupazione per presunti ritardi nell’approvazione del progetto di ampliamento della discarica per non meglio precisate lentezze burocratiche… “non politiche” precisa l’articolista che poi riporta solo il parere di Monica Giuliano.
Oggi nell’articolo di MarcoPreve su Repubblica troviamo in fila tutta una serie di possibili spiegazioni e approfondimenti che riescono a dare una interessante ed inquietante lettura d’insieme.

Vale la pena leggerlo… anche per il Sindaco di Vado.


QUALCHE OSSERVAZIONE SULLA RICHIESTA DI RADDOPPIO DELLA DISCARICA AL BOSCACCIO

L’ampliamento sarà a breve un dato di fatto. Non finga timori Ecosavona: Toti è perfettamente d’accordo col PD di Arboscello. Completa il trio il nostro Sindaco che, rappresentante di entrambi gli schieramenti, si è ben guardata dal porre vincoli all’operazione.

https://www.ivg.it/2022/03/discarica-del-boscaccio-a-vado-ligure-si-avvicina-il-via-libera-per-lampliamento/

Quindi nessuno si illuda che l’ampliamento non passi; tutt’al più sarà accolta qualche osservazione delle associazioni ambientaliste.
L’ampliamento toglie le castagne dal fuoco a gran parte degli amministratori liguri e garantisce lauti guadagni ad Ecosavona. Peggiora il quadro la delega a tecnici “super partes” della nascente Agenzia regionale rifiuti che – come già detto – allontana dal controllo dei cittadini le scelte più critiche

Vado – come troppo spesso accade ed è accaduto – pagherà il prezzo: un rio sarà spostato, una vallata sarà riempita di rifiuti con conseguenze note, la storia si ripete peggiorando e la nostra città è sempre più lo “sgabuzzino” dell’intera regione.

Qui trovate i dettagli del progetto originario presentato dai progettisti

[serata informativa del 4 set 2020 organizzata da Vivere Vado  sull’ampliamento]

NB: In quello ora in approvazione sono ricompresi i due lotti che in prima istanza erano stati separati.

La Giuliano non teme il ridicolo

VEDI QUI IL VIDEO DE LA STAMPA:
Monica Giuliano si emoziona vedendo la demolizione dei gruppi a carbone della centrale Tirreno Power; sembra che abbia fatto lei la battaglia per uscire dal carbone a Vado mentre ha solo preso atto di una decisione della magistratura che ha interrotto decenni di politica contro l’ambiente del suo ex partito (PD).
Chissà cosa pensa mentre conciona di “rivoluzione industriale” dei recenti entusiasmi del suo nuovo capo politico (Toti) (https://www.linkedin.com/…/giovanni-toti-7a011818a…) che – il 25 febbraio – poche ore dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina non ha trovato di meglio che approfittare dell’occasione per speculare sulla crisi energetica riproponendo il carbone come soluzione…
Sì è proprio una fortuna che i lavori di demolizione degli impianti a carbone a Vado siano già molto avanzati, i danni sono limitati ai ridicoli panegirici autoincensanti della Sindaco col casco.
IL POST DI TOTI SU LINKEDIN (25FEB22)