BENVENUTO!
Ecco posizionato un nuovo striscione: per non dimenticare i problemi e le responsabilità, per non arrendersi,
per ribadire che
VADO VUOLE VIVERE.
Da pochi giorni sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza che ha assolto Tirreno Power dall’accusa di disastro colposo.
Da una prima lettura del documento esponiamo alcune considerazioni di cui le comunità locali, e gli amministratori in primis, dovrebbero tener conto a partire da oggi per recuperare il troppo tempo perduto e utilizzare una storia di compromessi e tentennamenti a favore di una netta assunzione di responsabilità nei confronti della salute umana e dell’ambiente.
Considerazioni:
Il documento aggiunge che si tratta di precedenti scelte di pianificazione effettuate “sulla base di un bilanciamento tra interessi della produzione nazionale ed esigenze di tutela della salute e dell’ambiente che non appare più attuale ma che rimane ovviamente estraneo…” alle responsabilità di Tirreno Power.
In sintesi: viene esclusa la responsabilità dell’azienda riguardo all’accusa, non la sua corresponsabilità nella situazione ambientale: TIRRENO POWER HA INQUINATO INSIEME AD ALTRI.
Si dirà: nulla di nuovo.
Non del tutto: la lezione di tirreno power può rappresentare l’occasione giusta e non più procrastinabile per un cambio di strada e di passo. Certamente la prima responsabilità in tal senso spetta alle amministrazioni locali, ma crediamo che l’attivismo dei cittadini possa assumere una parte di tale responsabilità.
In tale senso il vasto movimento di Comuni e di cittadini nato e cresciuto in questi ultimi mesi contro il rigassificatore deve avere la forza di non chiudersi su questo specifico problema ma utilizzarlo come spinta a conoscere e a farsi carico anche delle altre criticità del territorio. Tutti sappiamo che questo progetto dannoso è solo l’ultimo dei tanti subiti nel comprensorio savonese e – in particolare – a Vado.
Tra i tanti, il caso più noto è quello della piattaforma portuale, imposta con l’etichetta di pubblica utilità: etichetta che oggi sta rivelando la sua scarsa veridicità di fronte alla sovracapacità del sistema portuale ligure ed allo scarso ritorno in termini occupazionali diretti e nell’indotto; storia passata si dirà … ma la questione dello sfruttamento della miniera di titanio nel parco del Beigua sta già venendo in evidenza con le medesime modalità e anche ai futuri attacchi dobbiamo essere capaci di pensare con un approccio globale.
In passato si è imposto a Vado di ignorare l’inquinamento dei propri fondali per consentire il tombamento di una parte rilevante della rada ad uso container; oggi, che “grazie” al rigassificatore abbiamo conosciuto meglio la ricchezza e la fragilità del “nostro” ecosistema marino e, più in generale, la correlazione dei fattori ambientali, è evidente la necessità di costruire un più forte legame tra le comunità per il raggiungimento di obiettivi minimi comuni.
Ne è esempio positivo l’alleanza tra i Comuni del Golfo, mirato alla promozione del turismo ambientale, che ha potuto decollare anche perché altre specifiche aree della provincia – Vado e Valbormida – si sono accollate tutte le servitù.
Siccome è ormai chiaro che non ci si salva da soli, è tempo che anche i diritti delle zone ritenute “meno pregiate” quanto ad attrattive turistico/ambientali, siano riconosciuti e rispettati, non per un generico senso di giustizia ma proprio per evitare di rimetterci tutti.
Per questi motivi ci appelliamo al movimento nato contro il progetto SNAM/TOTI affinché non molli e, anzi, ragioni con più ampio respiro e si impegni sui tempi medi e lunghi.
07.01.2024
Comunicato di Vivere Vado e Anemos, promotori della iniziativa
“CAMMINATA SCANZONATA” CONTRO IL RIGASSIFICATORE.
Una tipica giornata dell’inverno ligure: gran freddo, gran vento, bel sole. Ringraziamo i temerari che hanno affrontato il meteo dando l’ennesimo segnale di voler contare sul futuro del nostro territorio.
Oltre a mantenere desta l’opinione pubblica sulla contrarietà al progetto.
Con l’iniziativa odierna abbiamo voluto sottolineare la nostra posizione di contrasto ad un piano energetico centrato su gas e rigassificatori, non solo per evitare impatti negativi nel “nostro cortile” ma per denunciare un’idea di sviluppo che passa sopra vite e territori senza alcun riguardo. Altri oppositori magari sono caratterizzati da “sindrome nimby” e alla prima variazione del progetto si faranno convincere.
Due striscioni hanno voluto veicolare questa posizione: GOLAR NÉ QUI NÉ ALTROVE e NO FOSSILI NO RIGASSIFICATORI, AL PLURALE.
Una posizione che i promotori hanno tenuto fin dall’inizio della vertenza, ma che oggi hanno ritenuto utile sottolineare.
Hanno anche sottolineato che il titolo “Camminata scanzonata”, intendeva dare una connotazione ironica e allegra all’appuntamento, da non confondersi con l’espressione “spensierata’: i pensieri e le preoccupazioni sul territorio sono infatti ancora tanti, e fondati: oggi abbiamo voluto affrontarli con gli strumenti dell’ironia e della dissacrazione.
A questo sono servite la ” rivisitazione” di alcune strofe della popolare canzone dei Trilli: “Oilidin Oilidin Oilidena, che hanno preso in giro i nostri governanti; a questo sono servite le cerimonie di re-intitolazione delle strade percorse: via Tecnomasio è diventata via SNAM, via Leopardi è stata rinominata via gasdotto, via Cesare Briano è stata rinominata via Toti e Giuliano, via Fiume è diventata via fiumi di gas.
Per chi non era presente e voglia sorridere, nei link sopra trovate il testo delle motivazioni e dei canti.
Nella seconda parte della mattinata ci ha fatto particolarmente piacere aver avuto il tempo di aprire il microfono a tutti coloro che sono voluti intervenire; l’innalzamento della temperatura ha favorito questo scambio di idee, utile al potenziamento dei legami di comunità.
Grazie infine al sindaco Isetta, che ha camminato con noi fino al parco di San Pietro.
Il nostro auspicio forte è che, insieme ai suoi colleghi sindaci, tenga duro, non indietreggi, e confermi senza se e senza ma il no all’impianto: né qui né altrove.
Alla prossima! Ad maiora!
Domenica 3 dicembre 2023
NEL COMUNICATO SOPRA TROVATE ANCHE I LINK AI VARI TESTI UTILIZZATI DURANTE LA MANIFESTAZIONE
LEGGI i servizi su SavonaNews e IVG.IT – per il racconto e le immagini della manifestazione
anche il TG3 parla dell’iniziativa (da 2’30”) – l’articolo su IL SECOLOXIX
IL 3 DICEMBRE 2023 mattina
da Vado Ligure a Quiliano passando per i Gagliardi
Riprendiamoci il nostro territorio con ironia ed allegria … con l’occasione verrà reiventata la toponomastica lungo il percorso, partecipa e diffondi!
QUI PUOI SCARICARE IL VOLANTINO
LEGGI i servizi su SavonaNews e IVG.IT – per il racconto e le immagini della manifestazione
anche il TG3 parla dell’iniziativa (da 2’30”)