Consiglio Comunale – 30 luglio 2019

Consiglio Comunale – 30 luglio 2019

 

 

Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.
Diamo inoltre conto del nostro intervento al punto 1.

 

Punto 1: Sintesi della nostra replica

Abbiamo preso atto che le nostre informazioni erano vere: il 31 maggio scorso (a 4 giorni dai risultati elettorali) è stato presentato in Regione un progetto di ampliamento della discarica.

Abbiamo altresì preso atto che il progetto non prevede la realizzazione di un biodigestore nel sito del Boscaccio, opzione però ancora presente nel Piano regionale dei rifiuti.

Abbiamo osservato che non è credibile che l’Amministrazione comunale (socio di EcoSavona!) fosse ignara di una scelta aziendale così importante e ne sia venuta a conoscenza solo dopo le elezioni e la presentazione della nostra interrogazione.

Riconosciamo l’utilità delle discariche, ma crediamo che la decisione di un ampliamento così ingente debba coinvolgere l’intera comunità visto che, a fronte di importanti ricadute positive per le casse comunali, tale ampliamento aumenterà la servitù in termini di impatto paesistico, equilibrio ambientale, inquinamento atmosferico e insicurezza stradale causati dal traffico di mezzi pesanti in attraversamento della città.

Compito di un buon governo cittadino è quello di individuare un equilibrio condiviso tra le due esigenze.

Punto 3:

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio).

 

Ordinanza del Sindaco – 16 luglio 2019

(clicca qui per leggerla)
Ecco il nostro commento per comprendere appieno la su-riportata Ordinanza:

Il Sindaco di Vado Ligure ordina “AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTALE – Sede di Savona” di procedere senza ulteriori indugi ai lavori per il ripristino delle condizioni di sicurezza delle foci e tombinature (TORRENTE SEGNO, RIO VALLETTA, RIO S.ELENA, RIO S.NICOLÒ).

Nel farlo il Sindaco si appella all’Accordo di programma sulla piattaforma, che lui stesso ha aggiornato a fine 2017, sostenendo che non dava sufficienti garanzie a Vado.

Vivere Vado ha appoggiato questa decisione del Sindaco, che poi ha sbandierato il nuovo testo come suo successo personale in numerose interviste, in dichiarazioni stampa, in interventi in Consiglio Comunale; l’obiettivo era quello di tranquillizzare i cittadini sul loro futuro, illuminato dalla piattaforma.

Noi abbiamo invece fermamente denunciato, dati oggettivi alla mano, che il nuovo testo era persino peggiorativo rispetto a quello del 2008, e che molte delle cosiddette garanzie non erano affatto garantite.

Evidentemente avevamo ragione.

Oggi l’Ordinanza del Sindaco mette finalmente nero su bianco ciò che tutti a Vado sanno o sospettano:

1) Per Vado l’Autorità Portuale non è un alleato fidato ma una controparte da cui guardarsi, che ha interesse non a difendere la città, ma esclusivamente a tutelare il proprio potere sfruttando il valore economico del nostro mare e del nostro territorio.

Il Sindaco se ne accorge solo oggi: “Considerato che ad oggi, dopo innumerevoli riunioni e contatti, e dopo lunga corrispondenza non risultano neppure ancora messi a gara i lavori citati ed alla ragionevole preoccupazione in merito al rischio di non poter godere del finanziamento Europeo per la messa in sicurezza del torrente Segno, per scadenza dei termini…

2) Per ora lo splendido sviluppo che la piattaforma promette non si vede; le conseguenze negative sì.

Anche il Sindaco comincia a vederne qualcuna: ” … il materiale (sabbia) depositato alla foce dei torrenti Segno, del rio Valletta, del rio sant’ Elena e nel tratto tombinato del rio San Nicolò è sicuramente riconducibile al repentino cambiamento delle correnti marine determinato dalla presenza della piattaforma, come peraltro atteso dagli studi previsionali dell’opera…

“…già si sono registrati allagamenti nella zona di Porto Vado denominata Gheia… a causa della presenza dei cantieri del Sovrappasso e del passante Ferroviario le cui acque meteoriche di dilavamento non erano ben regimate.

NB.: Non sono citati il crollo della passeggiata e i danni alla Spiaggia Libera Attrezzata.

Infine qualche domanda.

Alla luce dell’Ordinanza possiamo davvero stare tranquilli che Autorità Portuale manterrà tutti gli altri impegni contenuti nell’Accordo?

  • Provvederà al ripascimento spiagge?
  • Realizzerà a regola d’arte la nuova via Trieste?
  • Demolirà i vecchi pontili?
  • Realizzerà il sistema di ricambio acque alla radice della piattaforma?
  • Sistemerà la spiaggia in radice della piattaforma?
  • Realizzerà il sistema di protezione acustica del parco ferroviario?
  • Concederà al Comune le aree demaniali marittime?
  • Realizzerà le opere del Master Plan?
  • Si impegnerà per gestire il problema del traffico della sosta dei camion e del parcheggio dei container vuoti?

 

Certo domani (la stagione delle piogge è vicina) il Sindaco potrà ben nascondersi dietro la sua ordinanza per non pagare eventuali danni derivanti da incauti accordi.

Ma i Vadesi … loro non avranno molti ripari.