Resoconto Consiglio Comunale 30 Settembre

Punto 2

1 – INTERPELLANZA

1_Interpellanza_prot_14050


2 – LA RISPOSTA DEL SINDACO

1_Risposta_PROT. N.17072024


3 – LA NOSTRA REPLICA

Replica di VivereVado


Punto 3

1 – INTERPELLANZA

2_Interpellanza_prot_14051


2 – LA RISPOSTA DEL SINDACO

2_Risposta_Prot_15430_del_26.07.2024


3 – LA NOSTRA REPLICA

Replica di Vivere Vado


Punto 4: questa pratica non richiedeva votazione.

Di seguito i nostri interventi


Relativamente ai punti 5, 6, 7, 8 abbiamo espresso voto contrario poiché trattasi di pratiche di bilancio.

(Riporteremo perciò questa motivazione nei futuri resoconti).

Di seguito i nostri interventi

 

Resoconto Consiglio Comunale 30 Luglio

Punto 2.
Il bilancio, insieme alle conseguenti delibere di variazione, salvaguardia, rendicontazione, è lo strumento principe attraverso cui la Giunta realizza i progetti di mandato.
Vista la profonda differenza tra i due programmi elettorali, il nostro voto è stato contrario e difficilmente cambierà in futuro, salvo specifici casi.
(Riporteremo perciò questa motivazione nei futuri resoconti).

In questo Consiglio abbiamo aggiunto una specifica critica relativa alla posta sul turismo: i 150.000 euro per le iniziative di autunno-inverno, che si aggiungono ai 200.000 già stanziati fino ad oggi. Siamo d’accordo sulla promozione del turismo a Vado, ma non con interventi così estemporanei ed effimeri che nulla lasciano al territorio; è una scelta in continuità col passato che non ha cambiato una virgola della nostra economia.
Siamo in attesa di interventi strutturali a medio-lungo termine, che indichino una reale capacità di programmazione della crescita turistica.

Continueremo ad informare sulle posizioni assunte in Consiglio dai nostri consiglieri; in particolare daremo conto delle motivazioni alla base del nostro eventuale voto contrario.

Resoconto Consiglio Comunale (punto 4)

Lo Statuto del nostro Comune prevede che la designazione del vicepresidente del Consiglio spetti alla minoranza.
Noi non ci siamo avvalsi di questa norma, e quindi non abbiamo ritirato la scheda di votazione, perché sia il presidente che il vicepresidente sono figure non previste per un Comune della dimensione del nostro, dove tale ruolo è correttamente svolto dal sindaco.
Per tale motivo nel 2017 avevamo espresso voto contrario alla modifica dello Statuto che aveva introdotto tali figure.
Le quali, alla luce dell’esperienza ad oggi maturata, si sono confermate nel nostro Consiglio del tutto inutili e, di conseguenza, perfino mortificanti.

Continueremo ad informare sulle posizioni assunte in Consiglio dai nostri consiglieri; in particolare daremo conto delle motivazioni alla base del nostro eventuale voto contrario.

NIMBY SARAI TU!

Il Ministero dell’Ambiente (?) e della Sicurezza Energetica (!!??) pensa a come mettere il bavaglio ai cittadini.

LEGGI QUI ARTICOLO SULLE IPOTESI DI “LEGGE BAVAGLIO” ALLO STUDIO

Noi di Vivere Vado, basandoci sulle nostre esperienze, ci poniamo una domanda: davvero si tratta di localismo VS sviluppo (magari anche etichettato come “green”) o c’è dell’altro?

L’idea che l’opposizione in sede locale ad una qualsiasi “grande opera” o infrastruttura di livello nazionale possa essere solo di retroguardia è sempre più radicata nella “narrazione mainstream” (e -purtroppo – spesso anche nelle aule giudiziarie): l’acronimo anglosassone NIMBY (not in my backyard – non nel mio giardinetto) è diventato il marchio d’infamia col quale marginalizzare e svalutare chiunque tenti di fare una riflessione che non dia per scontata la bontà di tali mega interventi.

Purtroppo la zona di Vado Ligure ha sperimentato più volte in pochi decenni l’efficacia di questa semplice ma efficacissima tecnica di demolizione delle voci discordanti: è accaduto per chi si ha sollevato il tema dell’impatto ambientale della centrale termo-elettrica a carbone, per chi ha provato a impedire il tombamento della rada di Vado per mano dell’Autorità Portuale di Savona e dell’alleanza Maersk-Fincosit; oggi sta accadendo per chi manifesta la sua totale contrarietà all’accettazione del rigassificatore.

Noi siamo convinti che la tutela egoistica del “proprio giardino” abbia poco a che fare con le battaglie ambientaliste di questo territorio, come di quelle di molte altre parti d’Italia: chi veramente non vuole disturbatori nel suo giardino è chi coltiva il potere fine a se stesso o comunque per carriere personalissime, come le cronache spesso confermano.

Al contrario siamo dell’idea che, proprio dal rapporto conflittuale e di confronto aperto sui dati e sugli obiettivi che una collettività si può porre, possono nascere visioni globalmente valide di sviluppo davvero sostenibile.
La partecipazione popolare alle decisioni strategiche è l’unico antidoto alla bulimia del potere: politico ed economico/finanziario.

 

P.S.

… anche a Vado c’è chi – dal basso della sua posizione prona a decisioni prese sempre altrove – cerca di colpevolizzare chi non si adegua alla ottusa visione del “fare per il fare” senza mai rendere conto e valutare seriamente vantaggi e svantaggi complessivi, rimasticando lezioncine apprese da cattivi maestri/e.

 

GILARDI IMBONITORE