MeF PROPONE UN OdG AL CONSIGLIO COMUNALE

Comunicato stampa
Tra le innumerevoli prese di posizione relative all’ipotesi di potenziamento della locale Centrale termoelettrica, il Gruppo consigliare “Memoria e Futuro” informa di aver presentato, in data 23 novembre u.s., un ordine del giorno per chiedere un pronunciamento del Consiglio contro tale ipotesi. 
Il testo è stato intenzionalmente ridotto all’essenziale nella sincera convinzione che tutti i consiglieri vorranno e potranno offrire il proprio contributo per una presa di posizione che possa essere votata all’unanimità, come crediamo si attenda la cittadinanza vadese e non solo.

 

PALADINI DELL’OCCUPAZIONE A CORRENTE ALTERNATA 

PROGETTO AZ – SINDACO E GIUNTA COMUNALE  PALADINI DELL’OCCUPAZIONE A CORRENTE ALTERNATA 

Chi abbia letto il progetto AZ sa che i numeri della occupazione generabile con l’insediamento commerciale previsto sono gonfiati.
La Giunta Comunale – da sempre autoproclamatisi paladina dell’occupazione – li ha presi per buoni approvando il progetto ma comincia a ritirarsi strategicamente nelle dichiarazioni come quelle odierne (vedi articolo su Stampa), facendosi scudo del COVID che non ha nessun ruolo in questa faccenda. Al netto di queste piccole strategie rimane l’edificazione di due palazzi residenziali e il rischio che una nuova area commerciale nasca sotto cattivi auspici.

SOVRACAPACITA’ DEL SISTEMA PORTUALE ITALIANO (E LIGURE IN PARTICOLARE) … C’è CHI FINGE SORPRESA DOPO VENT’ANNI DI POLITICHE DI SVILUPPO PORTUALE SENZA UNA VISIONE

Osservatori e acuti commentatori, le parti sociali, molte amministrazioni locali, autorità portuali e soggetti pubblici preposti alla programmazione hanno chiuso gli occhi per anni di fronte alla corsa al container dei porti italiani all’insegna del localismo senza visione non diciamo globale ma almeno nazionale… ora parlano di sovracapacità … in più tirando in ballo la crisi del 2008 ed il covid !!! Sarebbe ridicolo se non fosse per lo spreco di denaro pubblico e l’impatto sulle comunità di infrastrutture costruite con logiche speculative e non produttive.  Menzione speciale per i sindacalisti che ora “vigilano” e non hanno nemmeno il coraggio di chiamare i licenziamenti col loro nome.
qui gli articoli on-line

Note a margine del premio PIMBY GREEN al Comune di Vado Ligure

Leggendo “Il Secolo XIX” di oggi ritroviamo la notizia (già circolata nei giorni scorsi) della premiazione del Comune di Vado Ligure (nella persona del Sindaco Giuliano) da parte di FISE-Assoambiente  (Associazione di Imprese dei Servizi Ambientali) col premio PIMBY GREEN, nell’articolo di oggi ci sono alcuni dettagli delle motivazioni che ci hanno fatto riflettere:

I Vadesi e gli abitanti del circondario colpito dai fumi della centrale elettrica ENEL  e poi TIRRENO POWER ricordano bene che – nonostante le coraggiose lotte di molti ambientalisti – solo la chiusura delle unità a carbone disposta dalla magistratura nel 2014 ha interrotto decenni di deliberato inquinamento prodotto da un utilizzo di sistemi produttivi ben al di sotto delle “migliori tecnologie disponibili”.

E ricordano anche la classe politica ligure che ha coperto politicamente gli inquinatori. Ora gli inquinatori per bocca di AssoAmbiente chiudono il cerchio premiando la classe politica che li ha protetti e che gli consente di rimanere sul mercato con una nuova verginità green. La Giuliano ritira il premio e incassa visibiità mediatica unendosi alla lunga schiera dei complici con il suo silenzio; probabilmente sa di poter ricevere altri premi (anche più consistenti di una targa) per aver tombato la Rada di Porto Vado o per aver moltiplicato le discariche di rifiuti sul territorio del molto disponibile comune di Vado … sempre per il “bene comune”… naturalmente.

Sia chiaro che la nostra è una accusa ad una politica di sfruttamento dissennato del territorio senza le dovute garanzie, quanto alle responsabilità penali tocca alla magistratura dirci chi dovrà rispondere delle devastazioni ambientali.

 

AGGIORNAMENTO 30 SET 2020:

L’ALTRA FACCIA DEL PREMIO PIMBY… Finalmente anche i sindacati (dopo gli EVVIVA dei giorni scorsi) mettono in evidenza che il modello di sviluppo vadese appena premiato lascia indietro molti https://www.ilsecoloxix.it/…/tirreno-power-pronta-a-18…

Alcune puntualizzazioni sulla Questione della Rampa di via Ferraris a Vado Ligure

Leggendo “La Stampa” di oggi alle pagine di cronaca savonese abbiamo sentito il bisogno di fare alcune puntualizzazioni per aiutare meglio a comprendere quello di cui parla il giornalista Costantini, speriamo siano utili a chi le leggerà

l’articolo on line

  1. I lavori della rampa, sospesi per problemi tecnici e burocratici, oggi possono essere ripresi e completati perché la strada di scorrimento deve essere urgentemente adeguata alle nuove esigenze del traffico portuale. Tale adeguamento necessitava di una piccola zona dell’area di proprietà della ex Ferrero, che è stata ceduta in cambio dell’approvazione del progetto di recupero dell’intera area, fino a ieri fortemente avversato dall’Amministrazione perché non rispondente all’interesse pubblico. L’articolo lo descrive invece come una trasformazione positiva “con nuove strade, giardini, parchi e spazi commerciali”; cita inoltre il progetto del palasport, che però non ha alcuna relazione con gli spazi in questione.

Nessun cenno alle negatività.

  1. È bene ricordare che qualunque amministratore eredita problemi e opere in itinere dai precedenti; in questo caso però il problema è stato ereditato non da “nuovi amministratori” ma dagli stessi, che hanno governato per 16 anni sui 21 ricordati nell’articolo: un bel record.