NUOVA GIUNTA, VECCHI METODI

Ci risulta che la settimana scorsa sindaco e assessori (non sappiamo se la Giunta era al completo) hanno incontrato non meglio definiti rappresentanti di SNAM..
A quale scopo?
Potrebbe essersi trattato di un semplice dovere d’ufficio o atto di cortesia nei confronti del nuovo sindaco?
Potrebbe essersi trattato di una manovra di SNAM per insinuarsi nel punto debole della coalizione anti rigassificatore?
Potrebbe essere stata la risposta a un invito del sindaco, magari per ribadire sottobanco l’ok della vecchia Giunta al progetto?
Non lo sappiamo.
A pensar male si fa peccato, è vero, ma in questa prolungata allerta delle istituzioni e della comunità a difesa del territorio, e a fronte dell’assenza di notizie, ogni ipotesi è giustificata.
Un semplice comunicato stampa che desse conto del tenore dell’incontro avrebbe evitato ogni dietrologia e sarebbe stato un segno di discontinuità con il passato.

Lettera di Roberto Cuneo – Vivere Vado

Hanno amministrato per 10 anni, hanno perso 10 milioni di Euro del Comune di Vado e candidano il Vicesindaco della Giuliano a Sindaco?

La coppia Giuliano e Gilardi ha amministrato Vado dal 2014 perdendo 10 milioni di € tra patrimonio e cassa e Gilardi si presenta alle elezioni come candidato Sindaco. Con che credibilità?

Ecosavona 1: negli anni 2015 e 2016 Waste Italia ha prelevato dalla cassa tutta la liquidità di Ecosavona, con il consenso del Consiglio di Amministrazione, mettendo lʼazienda in grosse difficoltà: non pagava i fornitori e non distribuiva i dividendi.
Si aveva il paradosso di unʼazienda molto profittevole ma senza soldi. Si trattava di un prestito abusivo dallʼazienda al proprio azionista principale: nel 2016 arrivò a 8 milioni di €; puntò anche un misterioso credito commerciale con il proprio azionista principale, di altri 8 milioni di € (ma che rapporti commerciali ci possono essere tra unʼazienda e il suo azionista?). Il credito arrivò così a oltre 16 milioni di € (su 25 di fatturato) senza che il rappresentante del Sindaco di Vado in Consiglio di Amministrazione se ne accorgesse e intervenisse.
A marzo 2017 lʼazionista di Waste chiese il concordato preventivo per Waste Italia, con la richiesta di cancellare il debito; il Consiglio di Amministrazione di Ecosavona accettò.
Il patrimonio si ridusse di 16 M€ e quindi il Comune di Vado perse 4 M€ in proporzione alla sua quota.
Per un anno si perse anche il dividendo di 1 milione di €. In Consiglio Comunale invitai la Giunta a fare azione di responsabilità contro il Consiglio di Amministrazione che aveva agito al di fuori dei suoi poteri: “Se non fate azione di responsabilità qualcuno potrebbe pensare che eravate dʼaccordo per la sparizione di questi soldi”.
La Giunta decise di non fare azione di responsabilità ed accettò la perdita, ma dimostrò di non essere capace di tutelare il patrimonio comunale.

Ecosavona 2: nel 2015 venne approvata la Legge Madia che richiedeva agli enti locali di liberarsi delle partecipazioni in aziende commerciali (soprattutto se in perdita).
Nel 2017 il Consiglio Comunale deliberò la cessione a SAT della partecipazione in Ecosavona (che dava al comune circa 1 milione di € di dividendi ogni anno).
Vivere Vado si oppose alla cessione in quanto era in fase di richiesta lʼampliamento della discarica; il comune avrebbe potuto adeguarsi alla Legge Madia in un tempo successivo, una volta approvato lʼampliamento, ricavando un pezzo di cessione ben maggiore.
La Giunta invece decise per la cessione immediata a SAT con un valore bassissimo (solo circa 5 milioni di € per una partecipazione che rendeva 1 milione di € allʼanno). Dopo la cessione SAT ha dato a Vado un dividendo di solo 500.000 €: la differenza con il milione che Vado riceveva prima è dovuta alla percentuale destinata agli altri comuni (22%) e alle tasse sugli utili che SAT paga mentre il Comune prima non ne pagava.
Lʼampliamento poi venne approvato (fino al 2035) per cui, globalmente, sulla vita della discarica, Vado incasserà oltre 7 milioni di € in meno rispetto a quanto avrebbe incassato se fosse restata di proprietà di Vado. Con lʼampliamento lʼazienda oggi vale molto di più di quanto scritto nel bilancio di SAT (almeno 10 milioni di €) per cui oggi nella SAT è nascosto un tesoretto di almeno 5 M€ non valorizzati nei conti; questo tesoretto potrebbe essere goduto dallʼeventuale compratore (IREN?), se il Sindaco di Vado sarà inadeguato.

Una beffa amara per Vado è che i sindaci di Varazze, Albenga, Roccavignale ecc. si godono ogni anno dei dividendi della discarica mentre lʼampliamento penalizza solo Vado.

La Giunta dimostrò di non sapere tutelare il patrimonio del Comune e ridusse le entrate in modo significativo.
Il giudizio si conferma se si esamina il caso del rigassificatore: SNAM non avrebbe potuto fare il progetto senza entrare in contatto con il Comune ed avere informazioni e il consenso del Sindaco e della sua Giunta.
Se Gilardi sapeva, ma tacque, fu sleale nei confronti dei cittadini, se non sapeva, fu inadeguato.

Questi sono solo due episodi tra i tanti di questi anni: impegni non onorati dallʼautorità portuale per la Piattaforma e non fatti rispettare (es. dovevano spendere per lavori a Vado per 90 Milioni di € e ne hanno speso meno di 2, doveva essere su pali e lʼhanno fatta di terra ecc.), la destinazione delle aree Ferrero a Centro Commerciale quando sarebbe stato opportuno lasciarle produttive.

Gilardi non è credibile, la dimostrazione di inadeguatezza che ha dato in questi 9 anni è più che sufficiente per invitare la popolazione a votare per Franca Guelfi e per il suo gruppo.

Roberto Cuneo
Candidato al Consiglio Comunale di Vado Ligure per Vivere Vado