Consiglio Comunale – 26 settembre 2019

 

 

Consiglio Comunale – 26 settembre 2019

 

Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

Punto 4 all’Odg – abbiamo espresso voto contrario

Il Documento Unico di Programmazione è utile, una volta l’anno, per avere il quadro della situazione, per monitorare l’azione della Maggioranza: obiettivi, risultati attesi, strategie per perseguirli.

Il Consiglio Comunale, e in particolare la Minoranza, è chiamato a valutare questo programma di lavoro.

Il nostro Gruppo ha sintetizzato la sua valutazione in tre punti:

  1. Si conferma la netta lontananza delle due posizioni già a livello degli obiettivi strategici per Memoria e Futuro:
  • Turismo: per noi il primo fattore di occupazione, per la Maggioranza limitato a obiettivi di socialità e accoglienza
  • Riduzione dell’inquinamento: nessun investimento
  • Politiche giovanili: nessun investimento
  • Cultura: sempre limitata alla proposta del Museo diffuso
  1. Abbiamo individuato principi che condividiamo, che però risultano privi di ricadute operative.
  • “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente. Autorizzazione e controllo delle imprese, stabilimenti industriali ed aziende… con particolare riguardo agli impatti ambientali”
  • “Vigilanza mirata sul rispetto… delle regole… da parte dei detentori di cani”
  • “Appare imprescindibile che… il Comune svolga una parte attiva, cioè anche propositiva in termini pratici ed operativi, oltre che di vigilanza e di monitoraggio delle scelte effettuate e delle azioni intraprese”
  1. Sono presenti valutazioni senza alcun dato a supporto, ragione per cui si riducono ad essere semplici pareri o percezioni.
  • “Il settore ha svolto un efficiente lavoro nella gestione dell’attività ordinaria…
  • “Questa articolazione… ha prodotto buoni risultati in termini di efficacia ed apprezzamento”
  • “… le iniziative si sono concluse con validi risultati, conformi alle aspettative”

In certi casi esiste il dato oggettivo, ma non si può valutare perché mancano i termini di riferimento: “… hanno presentato istanza di ammissione n° 20 nuclei familiari…”

 

  1. Nel Documento sono indicate le percentuali di raggiungimento degli obiettivi, che in teoria sono un buon elemento di valutazione ma in pratica risultano inutili perché non è esplicitato il motivo del raggiungimento parziale. L’obiettivo non è stato correttamente individuato e dimensionato? È intervenuto qualche ostacolo? Il carico di lavoro è eccessivo?

In conclusione, a ben guardare, il Documento non rivela molto di più rispetto al programma di mandato; risulta essere più un adempimento normativo che un concreto strumento di lavoro per il Consiglio Comunale.

 

Punto 5 all’Odg – 

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio).

 

Punto 6 all’Odg – abbiamo espresso voto contrario

Riteniamo che si tratti di una pratica delicata perché la presenza a Vado degli stabilimenti RIR (Rischio Incidenti Rilevanti) è il principale problema della nostra comunità, che impone particolare sensibilità e responsabilità da parte degli Amministratori.

Abbiamo apprezzato che le varianti oggetto di delibera sono più restrittive rispetto alla normativa nazionale, ma riteniamo che il Comune abbia sbagliato a chiedere (ed ottenere dalla Regione) una eccezione che limita il livello di cautela.

Tra le motivazioni, l’Amministrazione adduce che: “… la prescrizione potrebbe innescare un contenzioso con i proprietari degli immobili… limitare le potenzialità edificatorie…”

Siamo convinti che il primo diritto che un Amministratore deve tutelare sia quello dell’incolumità e della salute; solo in subordine quello edificatorio.

Siccome, nonostante le norme a garanzia, accadono incidenti industriali, il nostro Gruppo non intende avallare nessuna eccezione che aumenti il rischio, anche minimo, per la popolazione.

 

Abbiamo chiesto al Sindaco di programmare un incontro con i responsabili di Infineum per meglio conoscere ed eventualmente migliorare le norme di sicurezza del percorso del cloro.

 

Un commissario per le infrastrutture a Vado Ligure?

IL SINDACO SI SMARCA e INVOCA IL COMMISSARIO PER LA MOBILITA’ A VADO LIGURE

L’articolo informa che il Sindaco ha chiesto al Ministro delle infrastrutture la nomina di un Commissario straordinario che abbia l’autorità di gestire la realizzazione delle opere connesse alla piattaforma. In questo modo si bypasserebbero i soggetti che non stanno rispettando gli impegni sottoscritti.

Il cittadino si chiederà:

Che cosa ha portato il Sindaco a questa azione, rivelatrice di una sua profonda difficoltà?

Eppure per 5 anni ha giurato che tutto era sotto controllo: grande capacità di affrontare i problemi, di risolverli, di portare a casa gli obiettivi previsti…e oltre!

I problemi alle infrastrutture di collegamento della piattaforma non esistevano o comunque erano in via di risoluzione.

Era trattato con sufficienza e tracotanza chi, come noi, continuava a denunciare pubblicamente rischi e inconsistenza delle dichiarate tutele per la cittadinanza e l’ambiente e, in particolare, aveva mostrato punto per punto le debolezze del nuovo Accordo, con impegni non sufficientemente garantiti.

Ma allora che cosa è intervenuto nel frattempo per far preoccupare il Sindaco?

NON È INTERVENUTO NULLA DI NUOVO.

I problemi ora sollevati erano già a sua piena conoscenza durante la campagna elettorale, mentre proclamava: Vado è una Ferrari!!!

A riprova dalla sua doppiezza si legga il documento seguente, nel quale il Sindaco diffida Autorità Portuale per “pressoché totale inadempimento” a precisi obblighi di interesse per la collettività locale.

leggi qui il testo completo della lettera: Diffida ADSP

Si noti che la data è del 10 aprile ‘19, data in cui il Sindaco Giuliano aveva già aperto il proprio point elettorale!

Nessuno mette in dubbio la fatica di un Amministratore alle prese con progetti complessi, ma IL PROBLEMA CHE NOI SOLLEVIAMO sta nell’uso disinvolto e strumentale delle parole del Sindaco o dei suoi silenzi (vedi il silenzio sull’interramento della piattaforma e quello, più recente, sull’ampliamento della discarica).

Il suo messaggio ha sempre lo stesso significato e lo stesso fine: Cari cittadini, dormite sonni tranquilli che a tutto penso io.

Peccato che i fatti abbiano la testa dura e abbiano costretto il Sindaco a cercare un diversivo: il Commissario!!

Ma non risolveva tutto lei?!

Ora che i vadesi le hanno garantito altri anni di tranquillità, in attesa di valutare come rientrare nei giochi della politica nazionale “salta sulla sedia” e punta il dito verso chiunque non sia lei stessa invocando un commissario che le consenta di schivare responsabilità e conti politici da pagare… Chissà se i vadesi anche questa volta la seguiranno?

Di sicuro il conto più salato di tanta spregiudicatezza e irresponsabilità lo pagherà Vado e non la Giuliano; lei al massimo farà un’altra giravolta.

RICORDATEVI:

QUESTO È SOLO L’INIZIO!

 

Omissioni Confindustriali

Il Sole24Ore riepiloga gli investimenti fatti per la Piattaforma a Vado … con qualche clamorosa omissione


Nella narrazione del giornale di Confindustria i soldi (oltre 300 MLN€ !!) già spesi – non solo impegnati – dai contribuenti italiani per realizzare la Piattaforma Maersk spariscono … e magicamente “i cinesi” giganteggiano nel far west vadese:

il sole24ore del 17set19 – I cinesi accelerano: pronto il nuovo terminal container di Vado Ligure

A chi legge (e non conosce la storia della Piattaforma) potrà sembrare che solo i lungimiranti imprenditori privati stiano mettendo risorse (addirittura 180 milioni ??!!) per creare il Vado gateway … certe omissioni puzzano proprio di menzogna.

In chiusura di articolo  inoltre si conferma che la forza lavoro che si prevede di utilizzare sulla piattaforma perde di consistenza , con buona pace degli Accordi Vincolanti e delle rassicurazioni ai Sindacati Plaudenti:

“il piazzale di Vado sarà il primo in Italia ad essere altamente automatizzato, con gru che opereranno in autonomia senza operatore (che dovrà intervenire solo in caso di necessità, da una sala di controllo remoto). Anche i gate dello scalo saranno ad alta automazione” 

La favola bella della mobilità a Vado

Piattaforma Maersk e mobilità a Vado Ligure, il Sindaco Giuliano tenta (inutilmente) di farsi vedere preparata


Nello stesso giorno in cui Il Secolo XIX pubblica il resoconto dell’incontro della Fita-CNA col Prefetto sul problema della mancanza di spazi di sosta per i camion, il Sindaco rilascia sullo stesso tema una dichiarazione a La Stampa.

Il contenuto sembra aprire un nuovo corso per il futuro di Vado: “basta” ai camion in sosta nelle strade urbane, via Piave compresa.

Sarebbe ottimo: peccato che di positivo ci sia solo la TARDIVA PRESA DI COSCIENZA di dove reperire le aree per la sosta dei camion.

I 40 parcheggi spacciati dal Sindaco come “nostro progetto” e “soluzione” del problema, in realtà sono da anni previsti nell’area doganale. Se ne ha la conferma leggendo il verbale del Consiglio Comunale dell’11 aprile 2017 in cui si discuteva una delibera (in quella seduta approvata) dove venivano previsti questi 40 posti che in effetti sono 38 (vedi tavola sotto).

 

Dal resoconto della seduta consigliare di oltre due anni fa emergono chiaramente le posizioni di chi parla:

  • Vivere Vado che sollecita la responsabilità dell’Amministrazione, dimostrando che il numero di parcheggi previsto è irrisorio: si cita ad esempio il Terminal di Voltri che movimenta più del doppio di quanto dovrebbe accadere a Vado e dispone di circa 300 posti-camion nell’area antistante l’accesso, quasi 10 volte quelli previsti a Vado.
  • Il Sindaco che non ritiene il problema di sua competenza, e scarica la responsabilità su altri – benché le conseguenze ricadranno sui cittadini vadesi – dicendo: “Non è compito principalmente nostro quello di trovare delle aree pubbliche da destinare ad un’attività che ha una natura prettamente privatistica (…) quello che vi posso dire è che ci sono molte aree di stazionamento private all’interno della Reefer Terminal che vengono messe a disposizione in caso di situazioni di criticità”.

Nella dichiarazione odierna il Sindaco aggiunge: “Se questi non dovessero bastare si potrebbe pensare alle aree Interporto”.

L’espressione “si potrebbe pensare” è la dimostrazione che l’Amministrazione è impreparata non solo rispetto alla programmazione ma anche a qualsiasi ipotesi progettuale.