EMISSIONI ACUSTICHE CAUSATE DALLE OPERAZIONI PORTUALI A PORTO VADO

EMISSIONI ACUSTICHE CAUSATE DALLE OPERAZIONI PORTUALI A PORTO VADO: UN BELL’ACCORDO NON SI NEGA A NESSUNO

Vi proponiamo alcune considerazioni sull’articolo di IVG dell’11 giugno scorso, sul problema delle emissioni acustiche causate dalle operazioni portuali.

SCARICA QUI IL PDF DELL’ARTICOLO IVG 11giu20 accordo rumori porto

  • Poiché il nostro Movimento è figlio di quel Comitato Vado Vuole Vivere che per primo contestò la piattaforma portuale, accogliamo sempre favorevolmente ogni segnale di impegno attivo dei cittadini per la soluzione dei problemi del territorio.

Nel contempo fa sorridere (si fa per dire) il fatto che il Comune di Bergeggi si lamenti del porto, visto che in questi vent’anni ha sempre votato a favore di tutte le decisioni prese in Comitato Portuale e relative al bacino di Vado. 

Tanto… loro erano dietro la curva… 

Ricordiamo la sola voce di Claudio Pasquarelli che ha cercato di farsi sentire: invano.

  • È vergognoso che si siano dovute aspettare rimostranze di cittadini e accordi di Amministratori per attuare “interventi infrastrutturali” considerati “di lieve entità”.
  • Solo chi non sa nulla del porto di Vado può rallegrarsi della volontà di “limitare l’utilizzo del Terrapieno Sud, la cui maggiore vicinanza dell’abitato ha determinato rimostranze”.

L’abitato citato è quello di Bergeggi, ma quello che si toglie di là – spiega l’articolo – sarà spostato nella fascia di retroporto, contigua all’abitato di Porto Vado, che non sarà certo tutelato dalle barriere fonoassorbenti.

  • Ridurre l’impatto del trasporto su gomma è un obiettivo che da sempre sottoscriviamo.

Ma che dire dei mugugni dei cittadini di Vado centro che, abitando lungo la linea ferroviaria, sopportano stupiti il passaggio del traffico container? Purtroppo sono quelli che, bontà loro, hanno creduto alle parole degli Amministratori: il traffico scavalcherà la città… eliminati i passaggi a livello del centro città.

Tutte falsità date a bere ai cittadini meno attenti.

 

La piattaforma c’è, molti l’hanno voluta ed imposta alla cittadinanza senza risparmiare bastone e carote (più il primo che le seconde), molti hanno preferito credere ed obbedire piuttosto che combattere.

Ora è bene prendere coscienza che chi ha sacrificato la città non sa e non può difenderla da chi a palazzo San Giorgio pensa di poter gestire un territorio abitato come fosse un molo.  

 

La tormentata storia d’amore e di guerra tra Giuliano e Signorini continua…

Il 16 maggio il Secolo XIX pubblica una intera pagina  dedicata al porto di Vado… curiosamente i tre pezzi vanno sotto il richiamo “allarme coronavirus”…  vorrà dire che ritardi e problemi raccontati negli articoli hanno una causa precisa… la pandemia!

Pensavamo di aver visto tutto ma ecco che Il virus ha preso il posto delle “eccezionali mareggiate” e degli “eventi calamitosi” degli ultimi anni come colpevole di ogni ritardo ed inefficienza dei nemici/amici Giuliano Signorini che nel frattempo  continuano sul consolidato copione la loro commedia:

Il Sindaco “sbotta e picchia i pugni sul tavolo”, Signorini abbozza e arriva prontamente qualcuno dall’alto a far da paciere … fino alla prossima sceneggiata

Leggendo il Secolo del 16 maggio infatti ci prende una strana sensazione di deja vù… guardate un po’ qui i precedenti episodi della telenovela (e forse qualcuno ce lo siamo dimenticato…)

A settembre 2019 la Giuliano invocava un commissario per la mobilità legata alla piattaforma:

https://www.viverevado.it/il-sindaco-si-smarca/

ma poi ci si era trovati tutti (Toti, Signorini e la Giuliano) intorno ad un tavolo in quel di Vado per siglare accordi e fare la pace,

ancor prima (era gennaio 2019) si era rivolta ad un avvocato per ottenere il rispetto degli accordi… ma poi il governo l’aveva rassicurata:

https://www.viverevado.it/giuliano-chiama-rixi-risponde/

PER QUANTO ANCORA DOVREMO SORBIRCI QUESTA SCADENTE COMMEDIA? POTREBBERO ALMENO FARE UNO SFORZO DI FANTASIA PER STUPIRCI…

 

Conclusa la gara per l’affidamento dei lavori di rifacimento della DIGA di Vado Ligure – prima fase

Affidati i lavori per modificare la DIGA di Vado Ligure in funzione della Piattaforma Multipurpose: c’è sempre Fincosit

L’Autorità di Sistema Portuale GE-SV ha aggiudicato i lavori per il primo lotto del rifacimento della diga foranea di Vado (Progettazione ed esecuzione per la realizzazione della nuova diga di Vado Ligure – prima fase), l’ha fatto in realtà a fine 2019  ma nessuna notizia è trapelata finora e anche chi scrive ha faticato non poco a trovarne notizia sui siti in cui è obbligatorio per legge pubblicare la documentazione delle gare d’appalto.  

Leggi il documento di aggiudicazione del dicembre 2019 (clicca qui)

Qui la notizia dell’avvio della gara nel settembre 2019 

Qui la scheda economica sul sito di Regione liguria con stima costi nuova diga

Forse tanta riservatezza è dovuta al fatto – davvero inaspettato – che a vincere la gara è stata una cordata guidata da FINCOSIT ovvero la stessa ditta che avrebbe avuto già da tempo affidato questo lavoro con assegnazione diretta e senza gara con un budget stimato di 80 milioni di euro (invece dei 69,4 mln€ che riceveranno) se non ci fosse stata  la segnalazione all’ANAC da parte di Italia Nostra Liguria (Presidente Roberto Cuneo) cui ANAC ha risposto invitando l’Autorità di Sistema a rispettare le norme e ad affidare i lavori tramite gare aperte.


Certo 10 milioni di euro di risparmio sono poca cosa di fronte al fiume di denari pubblici che stanno sostenendo la “maerskizzazione” di Vado Ligure e di sicuro la Sindaco Giuliano non ha motivo di suonare la grancassa come al suo solito (anzi magari dovrebbe arrossire per non aver sostenuto le giuste osservazioni dei terribili ambientalisti); riteniamo comunque giusto che i cittadini di Vado (e non solo di Vado) siano informati di quanto avvenuto grazie all’impegno di chi davvero cerca di tutelare legalità e interessi della collettività.

 

 

 

 

 

 

 

 

ALCUNI PUNTI DELLA VIA REGIONALE DA TENERE A MENTE NEL PROSSIMO FUTURO, UNA GRAFICA CHE MOSTRA L’ESTENSIONE DELLA NUOVA DIGA PREVISTA (PRIMA E SECONDA FASE) e LA SCHEDA ECONOMICA DELLA PIATTAFORMA DAL SITO DI REGIONE LIGURIA CON STIMA COSTI DIGA

Piattaforma Maersk: l’inaugurazione del 12 dicembre 2019

Un grande spettacolo … a futura memoria

Iniziamo dal profilo instagram del Comune di Vado: “Emozionante e partecipatissima l’inaugurazione ufficiale del nuovo terminal” … di certo non una festa di popolo a guardare il video…

 

La Repubblica osa numeri improbabili sull’occupazione

Numeri meno avventati su il Secolo XIX che si ricorda anche di noi, altri particolari nell’edizione on line  del quotidiano ligure

 

PRIMOCANALE senza pudori titola

La nuova piattaforma, finanziata dai colossi dello shipping mondiale Maersk e Cosco, è finalmente operativa 

omettendo che per i tre quarti i soldi impiegati in questa grande opera impattante sono del popolo italiano e porgendo il microfono osannante a celebrare i protagonisti di questa mirabile impresa:

SIGNORINI     CAVO    GIULIANO    

 

Anche La Stampa glissa sui finanziamenti pubblici e osanna quelli privati puntando tutto sulla meravigliosa modernità dell’impianto.

 

per fortuna c’è anche chi non canta nel coro e accende fari in zone rimaste in ombra nella sfolgorante celebrazione del 12 dicembre:   Piattaforma e dintorni: quel che nessuno dice