Ricostruzione della spiaggia vadese di levante

Ricostruzione della spiaggia vadese di levante, distrutta dal cambio correnti provocato dalla costruzione della piattaforma Maersk di Vado in modalità terrapieno.
Ricordiamo a tutti che non si tratta di una nostra malevola lettura ma delle previsioni – corrette – del settore ambiente di Regione Liguria – scritte nel decreto di valutazione impatto ambientale del 2016 che ha approvato la modalità costruttiva in interrato.
Incrociamo le dita sperando sia un intervento risolutivo e facciamo gli auguri agli Zinolesi, prossimi bersagli – sempre secondo Regione Liguria – delle correnti, quando verrà ultimata la nuova diga foranea.

 


Per chi non ricorda bene ecco un riepilogo: https://www.viverevado.it/…/notizie/mareggiata-canaglia/

 

La Giuliano contempla il Masterplan in stallo ma … racconta il miracolo immaginario

Nell’articolo => IVG-07feb22-piano-portuale-il-sindaco-giuliano

il Sindaco riconosce lo stallo sulle opere del masterplan (nuova darsena, area urbana e cantieristica).

Parla invece di accelerata sul fronte viario e sulla messa in sicurezza del torrente Segno.

Il nostro commento

  • Sul fronte viario dov’è l’accelerata? Non sono ancora ripresi i lavori di adeguamento della strada di scorrimento. Le ultime notizie informano che i cantieri possono ripartire “grazie alla procedura semplificata prevista dal Decreto sul ponte Morandi”. (La Stampa, 4/2/2022) In realtà il Decreto era già vigente al tempo del primo cantiere, fatto che non ha impedito la sospensione dei lavori.

 

 

  • Riguardo alla messa in sicurezza del torrente Segno, il Consiglio Comunale del novembre scorso ha espresso parere positivo sullo spostamento dall’alveo delle tubazioni Petrolig ed Esso.

È  certamente un passo avanti verso la messa in sicurezza del torrente, ma Memoria e Futuro, Gruppo consiliare cui Vivere Vado appartiene, ha votato contro perché il nuovo percorso delle tubazioni non si collegherà direttamente alla piattaforma ma al vecchio pontile Petrolig, che avrebbe dovuto essere abbattuto nel quadro del “riordino” della rada. Questo era negli accordi firmati nel 2008 dal Sindaco Giacobbe e disatteso nel 2018 dal Sindaco Giuliano, che ha accettato la demolizione “parziale” del pontile.

Inoltre il percorso scelto comporta l’attraversamento del piazzale San Lorenzo, di proprietà comunale, costituendo così un’importante servitù che può comprometterne un futuro utilizzo. L’Amministrazione ha riconosciuto tale servitù ma si è limitata a “raccomandare” di valutare un percorso alternativo in fase di progettazione esecutiva.

Siamo convinti che la raccomandazione sia uno strumento del tutto insufficiente, e che non ci sarà nessuna modifica del percorso stante il fatto che, finora, è stata sempre l’Amministrazione ad adattarsi ai voleri altrui.

Quindi questa delibera da un lato va nella direzione di salvaguardare la sicurezza dei cittadini, dall’altro compensa con una nuova servitù e l’ennesima marcia indietro sulle garanzie di sostenibilità del progetto piattaforma.

Per il Sindaco si tratta di un dettaglio rispetto alla messa in sicurezza del Segno, obiettivo che mai nessuno sino ad oggi era riuscito a raggiungere.

Vivere Vado non riconosce alcun miracolo, solo un rincorrere i problemi mettendo delle pezze che dovrebbero smantellare l’eventuale residua credibilità di questa Amministrazione.

 

ANCORA SUI RIPASCIMENTI DELLE SPIAGGE VADESI

Fatti – e pubblicizzati con grande evidenza – i ripascimenti per rimediare all’erosione (dovuta alla piattaforma)… e ora chi rimedia ai danni del prelievo di sabbia dalle spiagge libere di Vado?
Autorità portuale, dopo il completamento della piattaforma e la conseguente erosione del litorale, ha provveduto – il mese scorso – al ripascimento della spiaggia scomparsa del Karibu.
Si è approvvigionata alla foce del Segno, lasciando la spiaggia in questa situazione indegna .
Tutti coloro che passano guardano scandalizzati, solo il Comune tace.
P. S.
Simpatico il cartello di “divieto di passaggio” bellamente ignorato!!

ENNIO ROSSI E LA VADO DELLE MERAVIGLIE

PAROLE PAROLE PAROLE…

Fedele al proprio stile della politica degli annunci, l’Amministrazione vadese coglie l’ennesima occasione per raccontarci la favoletta del Mulino bianco, che ammanta di rosee illazioni la totale assenza di dati positivi.

Commentiamo alcune affermazioni dell’assessore Rossi.

1. La “ritrovata vivacità del mercato immobiliare e del commercio” non ha alcun elemento oggettivo a supporto: si chiede al lettore un atto di fede.

2. Il “welfare di primordine” è una realtà a doppia faccia: è vero che i nostri Servizi sono finanziati con entrate impensabili altrove (derivanti dall’ impatto delle discariche, riconosciuto dalla legge), ma la loro attività è tanto più alta quanto più sono presenti problemi economico-sociali da risolvere.

3. “Finalmente si trova anche lavoro… Nuovi insediamenti produttivi stanno via via arrivando nelle aree industriali dismesse” anche grazie al volano della piattaforma che l’Amministrazione ritiene stia creando sistema, sinergia.

Non c’è dubbio che l’operatività di una grande opera, così come l’apertura di un piccolo esercizio di vicinato abbiano oggettive ripercussioni positive sugli occupati, bisogna considerare però almeno altri due fattori: la quantità e qualità di tale occupazione, e le ripercussioni negative.

Per il primo fattore (quantità e qualità di nuovo lavoro) i numeri si potrebbero conoscere senza grossi problemi (le assunzioni sono registrate in una banca dati nazionale), inoltre il Sindaco Giuliano si è a più riprese impegnata a fornire un report dettagliato sugli andamenti dell’occupazione a Vado … salvo poi dimenticarsi di farlo e reagendo sdegnata quando le veniva ricordato.

Per il secondo fattore (ripercussioni negative conseguenti alle nuove attività insediate), è decisamente più difficile analizzarne le dimensioni anche se – ad esempio – gli impatti dirompenti in termini di erosione del litorale e di danni alle connesse attività, sono molto evidenti, tuttavia il vulcanico Ennio Rossi si improvvisa demografo e – anche se l’assessore non lo esplicita – dalle sue parole si evince che la piattaforma abbia benefici influssi anche sulla felicità coniugale e sembri originare una forte ripresa della fertilità di coppia testimoniata dall’apertura di negozi per bambini.

Dal canto nostro siamo convinti che non serva una acutissima capacità di analisi per vedere che non si fa altro che spendere ingenti somme per cercare di tappare i guasti provocati da interventi invasivi sulla natura in cambio di non meglio precisati vantaggi per la collettività ancora tutti da dimostrare e siamo altrettanto convinti che una buona amministrazione si distingua anche dalla sua capacità di portare dati concreti a sostegno delle proprie affermazioni rispettando l’intelligenza dei cittadini.