Aggiornamento: DECORO: QUESTO SCONOSCIUTO!

IERI CI SIAMO RIPOSATI

 

Come annunciato nel nostro articolo del 30.07, ieri avremmo dovuto ripulire alcuni piccoli spazi verdi del centro città, in abbandono da oltre 10 anni. Il nostro comunicato conteneva anche un appello al Sindaco nel caso avesse voluto precederci assumendo la responsabilità di intervenire, così come era successo il mese scorso per la manutenzione della vecchia via Gavotti.

 

ANCHE QUESTA VOLTA ABBIAMO FATTO CENTRO, RIUSCENDO A FAR MUOVERE IL SINDACO.

 

SODDISFATTI?

 

Solo in parte perché:
1. Rispetto a quanto da noi segnalato, l’intervento del Comune ha interessato solo quattro spazi (foto 1, foto 2, foto 3, foto 5).
Foto 1
Foto 2
Foto 3

Foto 5

 
Mancano ancora all’appello l’aiuola pensile di via Sabazia e la ciotola di via Italia. (foto 4, foto 6).

 

Foto 4

Foto 6

 
 
 
 
 
 
 
 


Aspetteremo fiduciosi nei prossimi giorni.

 

2. Per i nostri criteri di valutazione della qualità del verde urbano, il risultato è insoddisfacente: si è fatta una pulizia sommaria, tanto per fare; vedasi l’aiuola di via Aurelia, dove la yucca non è stata ripulita, il cordolo non è stato ripristinato, parte dell’immondizia è rimasta in loco.
Dopo oltre 10 anni di disinteresse si doveva fare meglio: non per TACITARE Vivere Vado, ma per riconoscere che anche i piccoli spazi verdi contribuiscono alla bellezza dell’intero paesaggio, che significa innanzitutto pulizia e ordine.

 

ATTENZIONE

 

P.S. 1 Sulla aiuola della foto 4 bisogna risolvere il conflitto intervenuto negli anni tra il nespolo e la yucca.
P.S. 2 Aggiungiamo una ulteriore segnalazione riguardante due ex palme di Piazza Cavour ormai ridotte a tristi mozziconi (Foto 7).

 

 


AVVISO

 

Domenica prossima, 3 agosto, interverremo in centro città per riportare a decoro alcuni piccoli spazi verdi abbandonati (Vedi foto: 1,2,3,4).

 

Oltre che come informazione per i nostri lettori, tale avviso è indirizzato al Sindaco.

 

Signor Sindaco, ben volentieri faremo un passo indietro se nel frattempo vorrà precederci, assumendosi la responsabilità che le compete.

 

Nell’eventualità, la ringraziamo anticipatamente.

 

Cogliamo l’occasione per segnalare, di seguito, altre due criticità relative al verde pubblico, nell’auspicio che l’Amministrazione le risolva. (Vedi foto: 5,6)

 

 

 

LA PASSERELLA DEL PD

Sala gremita ieri sera a Quiliano, all’incontro organizzato dal PD per fare il punto sul rigassificatore.
Il programma della serata è stato originale: non relazioni approfondite ma interventi brevi a rotazione con conclusioni di Orlando.
In sintesi, il PD:
1. Conferma la sua contrarietà all’impianto e ne motiva le ragioni.
2. Pretende da Bucci un atto con cui la Regione impegni il Governo a fermare l’iter.
3. Riconosce il ruolo svolto dal territorio e invita a non abbassare l’attenzione.
Posizioni ben note prima di ieri, ma ribadirle attraverso un contatto diretto, in presenza, è un’altra cosa. Quindi ringraziamo i Consiglieri per la ferma volontà di non mollare e per l’impegno a tenere la relazione con i territori.
CHE PER UNA VOLTA
VIVERE VADO SI TROVI IN SINTONIA COL PD?
NO: perché tutto è stato vanificato alle 22:10 quando, concluso l’intervento di Orlando, quegli stessi cittadini fino ad allora elogiati per il loro attivismo, sono diventati pubblico e, calato velocemente il sipario, sono stati congedati senza aver avuto la possibilità di intervenire.
Eppure erano parecchi gli spunti per chiedere approfondimenti e chiarimenti, per sollevare questioni, almeno da parte nostra.
Ma evidentemente i relatori hanno preferito giocare facile pensando di poter instaurare una relazione unilaterale senza ascolto e confronto, qualcuno anche rimanendo incollato al cellulare.

AVREMMO DOVUTO ASPETTARCELO
E IERI SERA ANDARE AL CINEMA

@follower Vivere Vado #rigassificatore

VADO LIGURE: CITTÀ COLONIZZATA

Sottotitolo: SINDACO CERCASI
Sarà il caldo torrido che dà alla testa?
Sarà la nostra incapacità di comprendere il difficile lavoro di chi ci governa?
Sarà solo voglia di mugugno?
Sia quel che sia, il malessere è diffuso: sono in aumento i commenti negativi sulla nostra città:
Vado uguale a Beirut
Vado da terzo mondo
Vado rumentaio ligure
Il rispetto che abbiamo per la storia – quella con la maiuscola e quella locale – insieme alla consapevolezza degli attuali scenari di guerra, ci impediscono di sottoscrivere certe valutazioni.
Useremo perciò un titolo meno d’effetto e più ragionato per descrivere la Vado del 2025:
VADO LIGURE: CITTÀ COLONIZZATA
Sottotitolo: SINDACO CERCASI
Dopo aver consumato i marciapiedi del centro città per i 6 mesi precedenti le elezioni, il Sindaco di Vado è desaparecido per sua propria mano: in un anno ha saputo parlare solo attraverso qualche comunicato dell’ufficio stampa zeppo di frasi fatte, buone per tutte le occasioni. Non ha mostrato alcuna volontà di relazione diretta con i cittadini, nessuna capacità di ascolto.
Ma davvero non arrivano a Palazzo le loro lamentele?
Ma davvero Gilardi non ha neppure un amico fidato che faccia un giro e gli riporti notizie sulla reale situazione della vita quotidiana?
Il traffico a servizio della logistica portuale che soffoca la vivibilità quotidiana.
L’ampliamento del Boscaccio che sta mostrando a tutti il suo impatto, al momento solo paesaggistico.
I rumori notturni della piattaforma che disturbano i residenti sul litorale da Porto Vado a piazza Corradini.
L’interminabile cantiere del ponte che ha esasperato fino ad oggi i residenti del palazzo dei ferrovieri e di quelli limitrofi.
Finalmente venerdì 11 luglio la via Aurelia sarà riaperta!!!.
Il cantiere di via Sabazia che è tollerato con pazienza e nervi saldi solo perché si sa che il peggio arriverà a lavori finiti.
Tacciamo del progetto del deposito GNL…
Tacciamo della prospettiva dell’inceneritore…
CHE FARE? MOLTO POCO.
PERCHE’?
1. Perché il vero dramma è l’eredità devastante di scelte politiche sbagliate che hanno modificato per sempre il territorio.
Lo abbiamo detto 20 anni fa: Vado non sarebbe più stata una città, ma un porto con annesso nucleo urbano che piano piano sarebbe stato fagocitato: i fatti finora ci hanno dato ragione; la piattaforma ha già allungato i suoi tentacoli dentro la terraferma pretendendo spazio: il risultato è una viabilità sproporzionata fatta di sovrappassi, viadotti, superstrade, super-rotonde, e di una ferrovia che ha prepotentemente occupato il cuore urbano dividendolo in due.
Tutte scelte urbanistiche decise da Autorità Portuale perché a Vado ha trovato porte aperte da sindaci-sudditi compiacenti.
2. Perché Gilardi, complice di questa colonizzazione, non ha la statura per opporvisi.
Recentemente ha affermato con disinvoltura in Consiglio comunale che a Vado ci sono ancora spazi disponibili per il retroporto: una follia!
Una sola argomentazione positiva viene portata a sua difesa: dicono sia un bravo ragazzo. Essere un bravo ragazzo non basta: a Vado ci sono centinaia di bravi ragazzi che non hanno la stoffa per ricoprire il ruolo di sindaco di una città complessa come la nostra. E Gilardi è tra questi: si illude di governare ma è in completa balia di Autorità Portuale; desterebbe tenerezza se si guardasse solo l’aspetto umano della cosa, ma qui è in gioco la dignità di un territorio, ed essere inconsapevole equivale ad essere colpevole.
D’altra parte non ci si poteva aspettare nulla di diverso da chi per due mandati ha approvato incondizionatamente l’operato di Monica Giuliano, la Sindaca che ha governato con splendidi risultati sul piano personale e pessimi risultati sul piano dell’interesse pubblico.
E pensare che, nel pur breve spazio di un mandato si sarebbero potute gettare le basi per disegnare un futuro diverso; il nostro programma elettorale conteneva in modo molto chiaro gli indirizzi per una nuova identità di Vado da costruire con autonomia di pensiero, coraggio, visione.
Ma noi abbiamo perso le elezioni e queste qualità mancano a chi oggi ci governa: Gilardi, chiuso a Palazzo, continuerà ad agire – e soprattutto a non agire – come un bravo ragazzo capace solo a
mitigare l’impatto del nuovo ponte con una balconata fiorita, a distrarre l’opinione pubblica con un sempre più ricco programma di manifestazioni, estive e non.
È così che promuove una Vado “più moderna, efficiente ed accogliente per cittadini e imprese”.
PER CHI VUOLE CREDERCI.
Gli altri, quelli che non chiudono gli occhi di fronte alla realtà, hanno capito che si sta distruggendo il futuro di una città, per poi lasciarla andare alla deriva.
Complimenti!