Ricostruzione della spiaggia vadese di levante

Ricostruzione della spiaggia vadese di levante, distrutta dal cambio correnti provocato dalla costruzione della piattaforma Maersk di Vado in modalità terrapieno.
Ricordiamo a tutti che non si tratta di una nostra malevola lettura ma delle previsioni – corrette – del settore ambiente di Regione Liguria – scritte nel decreto di valutazione impatto ambientale del 2016 che ha approvato la modalità costruttiva in interrato.
Incrociamo le dita sperando sia un intervento risolutivo e facciamo gli auguri agli Zinolesi, prossimi bersagli – sempre secondo Regione Liguria – delle correnti, quando verrà ultimata la nuova diga foranea.

 


Per chi non ricorda bene ecco un riepilogo: https://www.viverevado.it/…/notizie/mareggiata-canaglia/

 

Piattaforma Maersk: l’inaugurazione del 12 dicembre 2019

Un grande spettacolo … a futura memoria

Iniziamo dal profilo instagram del Comune di Vado: “Emozionante e partecipatissima l’inaugurazione ufficiale del nuovo terminal” … di certo non una festa di popolo a guardare il video…

 

La Repubblica osa numeri improbabili sull’occupazione

Numeri meno avventati su il Secolo XIX che si ricorda anche di noi, altri particolari nell’edizione on line  del quotidiano ligure

 

PRIMOCANALE senza pudori titola

La nuova piattaforma, finanziata dai colossi dello shipping mondiale Maersk e Cosco, è finalmente operativa 

omettendo che per i tre quarti i soldi impiegati in questa grande opera impattante sono del popolo italiano e porgendo il microfono osannante a celebrare i protagonisti di questa mirabile impresa:

SIGNORINI     CAVO    GIULIANO    

 

Anche La Stampa glissa sui finanziamenti pubblici e osanna quelli privati puntando tutto sulla meravigliosa modernità dell’impianto.

 

per fortuna c’è anche chi non canta nel coro e accende fari in zone rimaste in ombra nella sfolgorante celebrazione del 12 dicembre:   Piattaforma e dintorni: quel che nessuno dice

Lungomare di Vado Ligure sempre disastrato- …si è vero ci ripetiamo…

ENNESIMA MAREGGIATA CANAGLIA

 

Da due anni Vado assiste, impotente, alla sistematica distruzione della sua passeggiata di levante: non si riesce a concludere un intervento che una nuova mareggiata lo cancella.

Sicché il cantiere è sempre aperto: a rendere disagevole il transito ciclo-pedonale, ad offendere quel che resta del nostro paesaggio marino e della nostra dignità cittadina.

Da parte sua, anche la Spiaggia Libera Attrezzata è pronta a capitolare e a trasferirsi.

Sono stati eretti muri, muretti, massicciate (tutti con soldi pubblici). Manca solo una processione con esorcista che allontani il malocchio.

 

Sino a quando si dovrà subire questa situazione?

Non siamo qui a negare l’evidenza dei cambiamenti climatici in atto, ma a denunciare chi nega un fatto altrettanto evidente: che MAI, prima della costruzione della piattaforma, il mare aveva colpito così duramente. E guarda caso proprio lì, dove il danno era stato previsto da esperti di dinamiche marine.

 

E pensare che per anni ci è stato orgogliosamente ricordato che i soldi della nuova passeggiata (tutti soldi pubblici, compresi quelli del Bilancio comunale) erano stati ottenuti proprio grazie alla piattaforma. Ricordate i rendering volti ad entusiasmare i cuori dei vadesi verso un futuro radioso?

Ora quel futuro è arrivato, e ben visibile sotto gli occhi di tutti: la piattaforma si riprende, con gli interessi, quel che ci aveva magnanimamente dato.

Tutto questo era peraltro scritto nella Valutazione di impatto Ambientale con la quale la Regione Liguria ha autorizzato l’ultima variante alla Piattaforma come si può leggere in questo estratto:

 

A Vado non resta che stare a guardare, con la coda tra le gambe,

l’ennesima prova dell’arroganza dei potenti

che si crede più forte delle leggi che governano la natura.

ne avevamo già parlato qui e qui