I muri di Vado

29 gennaio
Qualche giorno fa abbiamo dato notizia del convegno di Italia Nostra a Genova sulle modalità  di ricostruzione dopo la mareggiata. (Le relazioni sono reperibili sulla pagina nazionale di Italia Nostra.)
Stamane scopriamo su La Stampa che a Vado si fa esattamente il contrario di quel che affermano gli studiosi.
Qui sotto le foto del muro in questione e del suo compagno,
poco più  vecchio, a nemmeno 100 metri di distanza

Giuliano chiama Rixi risponde…

22 gennaio

Giuliano chiama Rixi risponde…

 La solerzia del vice ministro è tale che viene da pensare ad una commedia in due atti ben  congegnata. Il Sindaco inflessibile e attento a tutelare la comunità vadese rilascia dichiarazioni  nette a mezzo stampa … Nel giro di poche ore il presidente del porto ed un autorevole membro del  governo si precipitano ad assicurare il loro impegno (peraltro già scritto da oltre un decennio  nell’accordo di programma) a garantire le opere connesse ed indispensabili per la mobilità …  Insomma sembra un modo per rinforzare un sindaco che in tutto il mandato giunto ormai al  termine ha fatto davvero poco per ottenere il rispetto di impegni presi da Autorità portale e altri  sottoscrittori degli accordi sulla piattaforma. Speriamo che i vadesi questa volta non si  accontentino di vecchie promesse rimasticate.
 Nota a margine: duole osservare che per il tg regionale ormai l’investimento di 350 milioni è  stabilmente associato ad APM terminal…con buona pace dei contribuenti che sono i veri  finanziatori dell’opera. Sentiremo mai la Giuliano ricordarlo nelle sue ormai frequenti apparizioni  televisive ed interviste ai giornali?
 Seconda nota a margine: il sindaco Giuliano prima di Natale lamentava di dover pagare un sacco  di spese legali x i ricorsi fatti dai suoi predecessori …il secolo XIX del 22 gennaio ci informa che la  stessa ha incaricato un avvocato di valutare le eventuali azioni legali (ricorso al Tar compreso) per  mancato rispetto dell’ accordo di programma sulla piattaforma. Che si sia pentita di aver  dichiarato  in passato di voler chiudere la stagione dei ricorsi?  Un po’ tardi però…

La chiusura del teatrino…per ora

(la Stampa 23 gennaio 2019)

Il ministero per lo Sviluppo economico ha depennato Apm – Maersk dalle aziende in graduatoria per l’assegnazione degli aiuti per l’Area di crisi complessa

16 gennaio
TG3 della Liguria

La Giuliano ed il giornalista si sono dimenticati che l’investimento di APM è una piccola parte dei 350 milioni che la collettività sta spendendo per la piattaforma e che APM non prenderà i soldi del bando perché ha spacciato come aggiuntivi posti di lavoro che erano già stati promessi su altri tavoli per prendere finanziamenti pubblici… Scheda economica della piattaforma